olio su tela, ultimo decennio sec. XVIII
cm. 30 x 22,1
lascito Luigi Zauli Naldi, 1965


Pervenuto alla pinacoteca nel 1965 insieme a Cecilia Metella e a Rea Silvia e la Principessa Anto, Emilia, figlia di Enea e Lavinia, resa incinta da Marte, fu madre di Romolo e Remo, secondo una leggenda raccolta nella Vite Parallele di Plutarco.
È evidente la sovrapposizione con il mito di Rea Silvia, anch’essa vestale destinata a espiare una pena per colpa della sua verginità.
Emilia è però la più autorevole delle vestali, a cui viene riferita la scritta “Virginis Vestalis Maxima”.
Nella tela Giani raffigura il momento in cui Emilia è inginocchiata ai piedi dell’altare, piangendo per Giulia, giovane novizia a cui aveva affidato la custodia del Sacro Fuoco, che aveva lasciato spegnere.

N. inv. 484