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Paolo Cavinato (Belluno, 1911 - 1992)

1756

Figure

39.jpg

olio su tela, 1970 - 1980

cm. 70x80 

Firmato in alto a destra "P CAVINATO"

donazione Bianchedi - Bettoli/ Vallunga, 2010

Il quadro raccoglie in modo completo questi diversi aspetti del percorso artistico di Paolo Cavinato. Al centro c’è il pittore, o almeno un personaggio che riprende i noti caratteri fisici del pittore come la barba, il taglio dei cappelli e le fattezze del volto. Poi, sopra al pittore, una figura di donna: questa è riconoscibile in quella di tanti altri quadri ed identificabile nella moglie. Infine, al lato c’è un ragazzo, l’amato figlio.

Tra questi personaggi però non c’è scambio comunicativo. L’incomunicabilità e la solitudine di questi personaggi è il primo dato concreto che emerge da questa opera. Anche questa è una costante nella pittura di Cavinato - dove ognuna delle tre figure è chiusa, fermata in una posizione che non dialoga con nessuna parte dell’opera.

Lo sguardo delle figure porta fuori dal riquadro; questo aumenta il senso di solitudine e sgomento. Nonostante ciò nell’opera è possibile trovare un'unicità e una composizione armonica.

A fornire questo risultato vi è la tecnica, con i colori dilavati raccolti in una gamma cromatica diffusa di azzurri, verdi, grigi e bruni. 

C’è un’atmosfera sospesa, caratteristica di Cavinato, dove paesaggi e figure diventano quinte di una scena teatrale ripetuta nel tempo, ma sempre diversa e dilavata nei colori come una immagine nella trasparenza della memoria.

Le varie presenze che completano la composizione sono quelle costanti nella pittura di Cavinato, al pari degli atteggiamenti delle figure e della composizione sia come cromatismi che inserimento delle figure.

Le figure, oggetti, personaggi e animali si lasciano osservare nella loro individualità, ma anche per il loro essere parte di un insieme, grazie alle soluzioni pittoriche e non certo per i loro singoli atteggiamenti o aspetti descrittivi che, al pari delle figure umane, sono isolati. Troviamo così il gatto, il merlo, il sole e le rappresentazioni di Venezia, con il campanile di San Marco, e di Parigi, con la bandiera francese, definiti come componenti di un racconto unico, ma fissati anche come elementi reali dotati di una loro specificità.


N. inv. 1756

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