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Maestro di San Pier Damiano (XV secolo)
Incoronazione della Vergine, Cristo in Pietà, santa Dorotea (?) e Annunciazione
affresco, 1440 ca.
cm. 220x160
deposito Azienda Servizi alla Persona della Romagna Faentina
Il grande affresco, databile al 1440 circa, è stato staccato nel dopoguerra dalla scomparsa chiesa di Santa Perpetua, che sorgeva nell’odierno vicolo Ca’ Pirota. Impaginato a finto polittico, con colonnine tortili, guglie fiorite e fogliami rigonfi e accartocciati, l’affresco è dipinto secondo un gusto gotico ancora tradizionale.
Nello scomparto centrale compare l’Incoronazione della Vergine. A sinistra una Santa Martire identificabile con Santa Perpetua. Infine, nelle cuspidi il Cristo in Pietà tra l’Angelo e la Vergine dell’Annunciazione.
L’opera è stata pubblicata per la prima volta da Ennio Golfieri nel 1956. E’ stata collegata ad un gruppo di opere attribuite a Guglielmo di Guido di Peruccino e generalmente assegnate al Maestro di San Pier Damiano, dalla tavola conservata al Museo d’Arte di Ravenna. Nel condividere l’ipotesi attributiva, Anna Tambini ha evidenziato come nelle figure vi siano contemporaneamente presenti sia elementi di impronta tardogotica che accenti protorinascimentali.
Tardogotici sono i ritmi morbidi e fluenti della Vergine, con il manto che scivola sul grembo, e l’Angelo annunciante, con un’acconciatura dei capelli che evidenzia l’alta fronte bombata.
L’avanzare in primo piano del ginocchio del Redentore, scandito dalla solidità delle pieghe del manto, e il Cristo in Pietà visto con una leggera torsione del busto, con l’aureola accorciata e con un chiaroscuro intenso, caratterizzano gli elementi anticipatori del Rinascimento presenti nell’opera.