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Il cavallino innamorato
bronzo, 1921
cm. 20x18x9,5
donazione Ennio Golfieri, 1989
Il gesso originale, acquistato direttamente dalla vedova del prof. Calzi a cui la piccola plastica è dedicata, fu fatto riprodurre in bronzo da Martini, in copia unica a cera persa nella fonderia del vecchio Pignone a Firenze nel 1921. La plastica in creta, da cui fu ricavato il gesso, fu modellata nello studio ceramico del prof. Achille Calzi nel maggio del 1918 ed ivi rimase finché nel 1919 morì l’artista a cui era stata dedicata. (Ennio Golfieri, in Faenza 1989-90, pp. 171-72).
Caratterizzato da un estro narrativo servito da un modellato sintetico su cui guizza nervosamente la luce, il bronzetto è una preziosa testimonianza, assieme alla terracotta incisa sopra descritta, della produzione di Martini antecedente la fase più matura, sulla quale esiste un’abbondante letteratura critica, che inizia nell’immediato dopoguerra con l’adesione al movimento che si raccolse attorno a “Valori Plastici”.
N. inv. 1542