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PINACOTECA DI FAENZA
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Ercole Drei (Faenza, 1886 - Roma, 1973)

1435

Ritratto della moglie

122.jpg

marmo, 1921

cm. 48 x 17 x 17 

Donazione Isabella Drei, 1992

 

L’opera è del 1921, dieci anni prima della morte prematura della moglie, Margherita Montanari, sposata nel 1919 a Verona.

Con questa opera, esposta alla 1ª Biennale di Belle Arti di Roma del 1921, inizia il periodo più felice della lunga ed operosissima attività di scultore di Ercole Drei (dal 1905 fino alle soglie degli anni Settanta), caratterizzata dall’assoluta fedeltà e coerenza alla propria poetica: figuratività assoluta, rifiuto di deformazioni e forzature espressive, saldo senso dei volumi, immediatezza espressiva e comunicativa.

Fino alle soglie della Seconda Guerra Mondiale, Drei eseguì un gran numero di opere monumentali per edifici pubblici, qualificandosi come uno degli scultori ufficiali più richiesti.

Se talvolta in quelle imprese, Drei non riuscì ad evitare il rischio della retorica (rischio che per altro era difficile sfuggire in simili occasioni), espresse una vena più intima ed affettuosa in opere di destinazione privata e di piccolo formato. Esemplare, in questo senso, il Ritratto della moglie: anche qui è palese il suo attaccamento alla grande tradizione della scultura classica, con una declinazione di stampo rinascimentale che dichiara una precisa rimeditazione su Desiderio da Settignano ed Antonio Borsellino.

 

N. inv. 1435

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