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PINACOTECA DI FAENZA
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Da Rimini Giovanni

(sex. XIII - XIV)

E' il primo grande artista della scuola riminese, città in cui lavorò per pochi anni Giotto. Riconosciuto per la sua firma al Crocifisso datato 1309 presso la Chiesa di San Francesco di Mercatello sul Metauro, strettamente legato al modello di Giotto, la critica ha potuto attribuirgli un certo numero di dipinti ad affresco e su tavola.

Inoltre, è stato anche ipotizzato che la formazione di Giovanni da Rimini. sia avvenuta a contatto con il caposcuola toscano forse ancora prima che questi operasse a Rimini, e dunque ad Assisi.

Soprattutto i perduti affreschi giotteschi in San Francesco a Rimini (forse con Storie del santo), eseguiti pochi anni dopo il ciclo di Assisi, dovettero risultare oltremodo importanti per Giovanni che potrebbe avervi collaborato. Le Storie della Vergine nella chiesa agostiniana di San Giovanni Evangelista a Rimini (odierna Sant'Agostino), attribuiti a Giovanni per primo da Longhi, adottano l'inquadratura illusionistica utilizzata da Giotto nelle Storie di San Francesco ad Assisi.

Altre opere attribuite a Giovanni sono il dittico con Storie di Cristo e Santi ora diviso tra Roma (Galleria Nazionale d'Arte Antica) e la collezione del duca di Northumbria (Alnwick Castle), la tavola di Faenza, tre Crocifissi a lui assegnati per confronto con quello di Mercatello (in San Lorenzo a Talamello, nei musei riminesi già Collezione Diotallevi e la croce del Museo di Maastricht), il Giudizio universale nell'arco trionfale di San Giovanni Evangelista anch'esso ora nei musei riminesi e il trittico della Madonna con il Bambino tra i Santi Giovanni Evangelista e Paolo nel museo Correr di Venezia, per il quale è stata ipotizzata una provenienza dalla stessa chiesa degli Agostiniani di Rimini.

L'attività di Giovanni non si estese forse oltre la metà del secondo decennio.

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