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Embriachi, Arte degli
(sec. XIV - XV)
Con la definizione Bottega degli Embriachi si indica un gruppo di artisti legati tra loro da vincoli di parentela ai quali si attribuisce, per mezzo di centinaia d'oggetti in osso ed avorio intagliato, datati tra la fine del XIV e la prima metà del XV secolo, la quasi totalità della produzione italiana di tale classe di manufatti.
Le opere della bottega possono essere divise in due gruppi: opere profane quali cassoni, cofanetti nuziali, cornici di specchi, pettini ed opere a carattere liturgico quali pale d'altare e trittici per edifici di culto o per la devozione privata.
I componenti della famiglia di intagliatori sono stati individuati dagli studiosi in un nucleo originario di Genova ed attivi inizialmente a Firenze, verso la fine del Trecento, con l'opera di Baldassare degli Embriaghi, il capostipite e più illustre rappresentante, ed in seguito a Venezia, grazie alla produzione di altri artigiani, quali Benedetto, figlio di Baldassarre, Giovanni e il fratello Antonio, e i figli di quest'ultimo, Girolamo, Domenico e Lorenzo, come risulta da alcuni documenti datati 1431.
I più recenti studi, a partire dagli anni Settanta del secolo scorso, hanno ridimensionato il ruolo svolto dalla famiglia degli Embriachi quale unica espressione dell'intaglio dell'avorio in Italia. La stessa figura di Baldassare è stata riveduta e, oltre alle attività di banchiere, di commerciante di perle e gioielli e di agente politico di Gian Galeazzo Visconti, gli è ora riconosciuto generalmente il ruolo di imprenditore commerciale e di mercante mentre ad altri (tra cui un anonimo Giovanni di Jacopo) era affidato la realizzazione delle opere di intaglio.
Più corretta sarebbe dunque la dizione di Bottega di proprietà degli Embriachi e il riconoscimento dell'originale sistema quasi industriale sviluppato: il prototipo impostato dal capobottega veniva poi ripetuto con pochissime varianti in un alto numero di pezzi. E' possibile che i singoli elementi delle scene di più frequente rappresentazione venissero preparati in grande quantità e in anticipo rispetto al reale momento di utilizzazione. Tali placchette così realizzate anche prima della loro effettiva richiesta venivano quindi assemblate secondo le necessità iconografiche nelle opere finite richieste dal mercato.