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Scaletti Luca
(Faenza, documentato dal 1531 al 1555)
Figlio di Sebastiano Scaletti, di lui si fa menzione in un rogito del 29 gennaio 1536, nel quale si ricorda una tavola, posta sull'altare maggiore della chiesa dei Camaldolesi, rappresentante il Battesimo di Gesù Cristo nel Giordano, ora conservata nella Pinacoteca, erroneamente attribuita in passato a Girolamo Marchesi. Non essendo ricordato nel testamento del padre del 1555 se ne può dedurre che in quell’anno fosse già morto. La sua unica opera nota, ora nella locale Pinacoteca, appare stilisticamente connessa con lo stile di Bertucci.
Luca da Faenza, detto Figurino, è citato dal Vasari, e documentato fra gli aiuti di Giulio Romano e Rinaldo Mantovano a Mantova. Qui avrebbe lavorato, fra il 1528 e il 1538, lasciando di sua mano tre lunette nella loggia grande del Palazzo Te.