Contenuto principale
Tiarini Alessandro
(Bologna, 1577 - 1668)
Alessandro Tiarini nasce a Bologna nel 1577, ebbe come primi maestri il pittore manierista bolognese Prospero Fontana e Bartolomeo Cesi, entrambi attivi nella decorazione della Cattedrale di Bologna. Dopo la morte di Fontana, avvenuta nel 1597 quando già la sua carriera era in declino anche a causa dalla presenza in città dei cugini Carracci, Tiarini tentò di entrare all’Accademia degli Incamminati.
L'Accademia, che segna un momento di fondamentale importanza per la storia dell'arte bolognese, venne fondata nel 1582 da Agostino, Ludovico e Annibale Carracci e aveva come prerogativa la promozione del disegno dal vero, lasciando agli allievi la liberà di disegnare dal vivo modelli nudi, proibiti dalla Chiesa, in pieno spirito controriformista. A causa di una vertenza dovette però recarsi a Firenze, dove la questione giuridica lo tenne impegnato più del previsto, tanto che si trattenne dal 1599 al 1606. Approfittando di questa permanenza, perfezionò la sua formazione alla bottega di Domenico Cresti, detto il Passignano, già allievo di Federico Zuccari, con cui aveva collaborato negli affreschi della cupola del Brunelleschi del Duomo di Firenze.
Fino alla fine del secondo decennio, Tiarini propose lo stile bolognese appreso negli anni della formazione. Successivamente si spostò a Reggio Emilia dove erano aperti parecchi importanti cantieri, tra cui Santa Maria della Ghiara, dove Tiarini lavora ad alcuni affreschi (dedicati alle otto Virtù nella Cappella Brami; Storie dell’Antico Testamento nel braccio maggiore) che sembrano sprigionare una luminosità più legata allo studio di Correggio.
Tra il 1623 e il 1624 lavorò a Cremona alla tela L’Allegoria del Rosario ora conservata nella locale Pinacoteca e tra il 1627 e il 1628 fu impegnato come ritrattista per Alfonso II a Modena.
Morì a Bologna nel 1668.