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Ritratto di Odoardo Neri nello studio
olio su tela, 1903
cm. 30 x 33,5 (cornice di cm. 3)
L'effigiato è ritratto seduto di profilo nel suo studio, con la tavolozza in mano e di fronte a lui una tela. La composizione è illuminata dalla luce che entra dalla finestra nel fondo.
Odoardo Neri nasce a Faenza il 19 dicembre 1881 e trascorre gli anni della formazione artistica frequentando Domenico Baccarini, Francesco Nonni, Orazio Toschi – oltre a Domenico Rambelli e Ercole Drei, due fra i più celebri scultori – e facendo parte del “Cenacolo baccariniano”, un punto di riferimento per la cultura italiana tra gli anni Dieci e Venti del Novecento. Tra gli amici più devoti ebbe Arcangelo Salvarani, Emilio Gilioli, Tino Pelloni, che gli dedicarono anche sentiti ritratti.
Trasferitosi a Gonzaga, fonda la Scuola Arte e Lavoro, che dirige fino al 19 settembre del 1940, anno della morte. Essa rappresentava lo scopo della sua vita di artista, e nel suo testamento espresse il desiderio che la Scuola non venisse chiusa, anzi che continuasse a prosperare per «aiutare i giovani operai nei loro mestieri e prepararli per le esigenze delle industrie moderne».
N. inv. 690