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Fiori, uva e due uccelli
olio su tela
cm. 88x81 (cornice di cm. 7)
donazione Giacomo Pozzi, 1935
Al centro dell’opera è un vaso di fiori, nella parte inferiore vi è un vassoio con uva e fichi mentre ai lati possiamo individuare la presenza di due uccelli. Tra i fiori in vaso predominano le rose e i tulipani, alcuni dei quali, come spesso avviene nelle nature morte, sono appassiti, a significare la caducità della vita.
L’opera è entrata in Pinacoteca con la donazione Pozzi del 1935. Inizialmente venne inventariato come dipinto di Scuola italiana del XVIII secolo. In seguito all'attribuzione a Francesco Guardi di alcuni quadri di fiori, su segnalazione di Antonio Corbara anche quest'opera è stato inclusa nel catalogo dell'artista veneziano, e nella monografia del 1974 redatta da Luigina Rossi Bortolatto.
Nonostante i dibattiti della critica riguardo la paternità dell'opera, restano comunque molte testimonianze di una diffusa decorazione floreale nell’ambiente veneto del Settecento, di cui la Natura morta presente in Pinacoteca è sicuramente uno degli esempi di maggior pregio. Il granuloso pigmento pittorico, l'equilibrio di colore e di toni potenziato da effetti luministici che manifestano un'energia creativa di stampo quasi impressionistico, fanno di questa opera una delle più belle decorazioni floreali assegnabili all’ambito di Francesco Guardi.
N. inv. 1097