olio su tela

cm. 56x79 (cornice di cm. 10)

lascito Luigi Zauli Naldi, 1965

L'opera era già presente all'interno della collezione romana di Ugo Ojetti, venne esposto alla mostra Pittura Italiana del Settecento, che nel 1974, da Leningrado transitò poi a Mosca e Varsavia. Insieme a quest'opera era presente alla mostra anche il Cane e sporta di Arcangelo Resani, anch'essa esposta in Pinacoteca.

è stupefacente la capacità di Magini di “giocare “ con gli oggetti: egli li inserisce ogni volta con composizioni differenti, cambiandone gli accostamenti e gli assetti. Ritroviamo infatti elementi come la treccia di cipolle, il recipiente in terracotta con il mestolo, le bottiglie (ecc.) in molte opere del Magini. Questi oggetti e la loro "messa in scena" si strutturano come variazioni su uno stesso tema, senza lasciare che il peso del tempo ricada su di essi.

N. inv. 244